domenica 16 novembre 2008

Il Mistero del Bel Paese


Sine ira et studio: così Tacito si proponeva di indagare e trasmettere i fatti della Roma repubblicana ed imperiale. Altri tempi, si direbbe: tale attitudine, un distacco passionale dai fatti che riguardano la Repubblica italiana ci risulta in effetti difficile. Come potrebbe un cittadino dalla media coscienza civica guardare con freddezza chirurgica a quanto accade in Italia – l’insorgenza mediatica di Licio Gelli, la riforma della scuola e gli scontri che sta provocando all’interno ed all’esterno del Palazzo, il colore grigio-piombo delle dichiarazioni di Francesco Cossiga, per restare nella più cruda attualità - ?
Eppure tale è il nostro punto di fuga: vogliamo fare di questo blog un luogo d’analisi e riflessione più che d’indignazione morale. Uno spazio di rilettura – comica quanto analitica – piuttosto che ripetere, come il più semplice degli istinti vorrebbe, il lamento :“o tempora, o mores, povera Italia.” In primo luogo poiché tale atteggiamento lamentoso è già abbastanza diffuso e sistematico: non sapremmo cosa aggiungere in questo senso. In secondo luogo poiché esso non offre sbocchi né prospettive.
Vogliamo indagare l’Italia sotto vari profili – storia e politica, costumi cultura e politiche – metterne in luce l’eccezionalità per comparazione con altri paesi europei, inquadrarla in contesti sopranazionali – l’UE, la NATO, il G8 – lasciando che voci ed esperienze altre ci vengano in soccorso per rispondere alla questione: come fa un paese così pieno di tare – criminalità organizzata e corruzione, spaccatura socio-economica sull’asse nord/sud, guerriglia endemica tra esecutivo e giudiziario, saturazione dello spazio e della comunicazione pubblica, per restare urbani - a tenersi a galla?

1 commento:

SamDos ha detto...

e bene il primo allora.....