giovedì 11 dicembre 2008

sulla cima dell'Olimpo c'è una magica città..

Su questo simpatico argomento che vi scalda tanto, ho sempre avuto la tendenza a separare bene tre aspetti. La dottrina cristiana, l'istituzione, il gregge smarrito.


1. Che "in Europa si respiri aria di cristianesimo" è una benedizione (restando in tema). Senza il paradigma cristiano non avremmo goduto dei dilemmi dei grandi scrittori russi e delle tante belle chiese affrescate (a cui affiggere tesi riformiste). Non avremmo neanche avuto il Codice Da Vinci e le vacanze di Natale, in effetti. Mi pare evidente che nel cristianesimo vi siano i germi della cultura moderna, l'affermazione dei diritti, il superamento delle ingiustizie sociali, la solidarietà. Sacrosanto. Però non è che c'è il copyright su questi valori (come invece su altre cose..). Mi pare che ormai siano valori condivisi da tutto il mondo occidentale e non solo, sanciti da solenni dichiarazioni e da costituzioni riparatrici. Io li percepisco più come il patrimonio consolidato (ma comunque sempre in itinere) di una somma di fenomenologie storiche. La Rivoluzione francese (oltre alla Stella della Senna e al motto liberté egalité mondanité) qualcosa ci ha pur lasciato in eredità. Così come il Novecento una modesta lezioncina sul rispetto delle minoranze e delle altre religioni credo che ce l'abbia data. E la protesta studentesca degli anni '60 e '70, qualcosa ha cambiato e non solo nelle coscienze collettive. E proprio perchè subisco il fascino del pensiero cristiano e delle sue articolazioni storiche - ma sono anche convinta della capacità delle società moderne di emanciparsi senza una matrice religiosa - io non sono a favore del rinnovamente della Chiesa. E' un controsenso.

2. La Chiesa non è una formazione politica che se perde dei voti deve fare un congresso, vedere quale corrente vince e ricominciare magari cambiando nome. ma stiamo scherzando? La Chiesa è la custode millenaria di dogmi che per loro natura non di confutano perchè non sono assunti filosfici: perderebbero quella potenza spirituale che ne costituisce la straordinaria essenza. il mistero della fede credo sia anche questo, credere senza porsi domande, agire per dettato superiore, eseguire liturgie e assecondare superstizioni senza interrogativi. rispettare i comandamenti. E sto parlando anche del riconoscimento dei diritti degli omosessuali, del dialogo interreligioso, di aborto ed eutanasia. E' normale che la Chiesa non ne riconosca la legittimità.
Se nel corso dei secoli la Chiesa avesse dovuto assecondare tutte le fisime mentali dei suoi fedeli, ora sarebbe una società per azioni e gestirebbe squadre di calcio e narcotraffico internazionale.
So che i nodi delle questioni riflettono la nostra contemporaneità e non i capricci di Welby e di Vladimir Luxuria. Penso solo che un cattolico non possa pretendere di plasmare una fede a sua immagine. così, ad intuito, dovrebbe essere il contrario.
Ribadisco: la Chiesa non è un partito, di cui pur essendo iscritto puoi condividere o meno alcune posizioni continuando a militare. In più, se da un lato pretendiamo che la Chiesa non interferisca negli affari istituzionali italiani, penso che i laici dovrebbero occuparsi degli affari loro, in modo speculare. Quanto poi alle intromissioni del Vaticano nella res publica italica, temo che la promiscuità geografica non basti a spiegare quest'anomalia. Ma questo è colpa degli italiani, dato che il Papa ha il diritto di esprimere le sue opinioni, come chiunque.
Io non mi scandalizzo affatto che la Chiesa continui ad arroccarsi sulle sue poszioni conservatrici. E' coerente. anacronistica e forse con troppa polvere sulle spalle. ma così sono le regole. e la cosa bella è che non sono obbligatorie! chi ci sta bene. altrimenti non sei (un bravo) cattolico. ed eccoci al punto vero, nudo, reale della questione. I cattolici e la loro urticante ipocrisia.

3. I cattolici li invidio anche un pò. Invidio la loro rassegnazione al divino, il fatto che diano in prestito la loro criticità e il loro individualismo, le loro rassicuranti giustificazioni degli avvenimenti della vita, e della morte. Credo che sia comodo avere una religione. Più di tutto, permette di delegare la responsabilità delle proprie azioni.

Dopo quest'ondata di buon senso e di volemose-bbene, cominciamo a parlare sul serio.

Cari Gabriele (le bloggeur) e Olga. Mi siete simpatici. Posso usare le pagine di bananblu per farvi qualche domanda? in realtà sono domande retoriche, non dovete mica rispondere davvero, diciamo che siete i miei interlocutori ideali. E vi prego, non lasciate questo blog dopo aver letto fino in fondo. Ci tengo davvero che restiate con noi.
Siete cattolici? e siete bravi cattolici? cosa intendete voi per essere bravi cattolici? per esempio, da quanto tempo siete fidanzati?Pensate di sposarvi? avete amici omosessuali e divorziati? come vi relazionate con loro? perchè loro sono peccatori no? e immagino che glielo dobbiate ricordare. E con chi rifuta di curarsi perchè la morte è più dignitosa della vita? a loro cosa spiegate della misericordia?

Si perchè io di bravi cattolici nella mia vita ne ho incontrati pochi. Alex Zanotelli e Luigi Ciotti sono fra questi, ma come tutti gli uomini straordinari, sono solo eccezioni. e soprattutto, sono preti.
La maggior parte dei cattolici che conosco si rifugiano dietro lo scudo del perbenismo per poi violare sistematicamente i precetti a cui dicono di ispirarsi. Ma come ho detto prima, non è che si può scegliere il grado di implicazione nella religione. O dentro o fuori.
Non è che rimproveri una scristianizzazione della società e poi corri ad abortire perchè cazzo! hai avuto sfiga. Prima del matrimonio, comunque, non si fa... Ci siamo capiti? e decidete coerentemente da che parte volete stare. Io preferirò per tutta la vita scegliere da sola e rispondere a me stessa delle mie scelte.

4. Le scuole private hanno tutto il diritto di esistere. Però ve le pagate con i soldi dell'8 x 1000 così abbiamo risolto due problemi in uno. facile no? però vedete anche di studiare qualcosa e di non tirare solo cocaina in ultima fila. Sul ruolo della socializzazione secondaria che gioca la scuola anche in termini di integrazione, aderisco pienamente alla tesi di Federico e vi faccio notare che le classi ponte e le scuole ghetto non sono due concetti poi così lontani. Però nelle scuole pubbliche un'ora la settimana dedicata allo studio delle religioni con proiezione forzata di Pollon per capire la mitologia e un'altra ora al cineforum. Olga, come ti capisco, l'interpretazione di Stephen Frey è talmente inadeguata rispetto al personaggio che incarna che ha scandalizzato anche me. Se ancora non l'hai fatto, leggi De Profundis, e capirai come quel film tradisce la memoria del grande Oscar. E se sei ancora all'Università perchè non organizzi una proiezione della trilogia di Park Chan-wook, per poi parlare del concetto di vendetta e di perdono in una società non cattolica? forse è meno avvincente del culo di Jude Law, però è altrettanto stimolante.

5. Ultima cosa, giuro. Perchè i cattolici guardano Ratzinger con antipatia? Io lo trovo così originale! un Papa nella gioventù nazista, scusate ma come fa a non ispirarvi una grossa risata? Poi lui sì che è un teologo come si deve. Perchè Ratzinger non vi è simpatico? masse di gente isterica ancora gridano santo subito per Giovanni Paolo II, lui sì pare fosse simpatico allora. Ma la mia invincibile deriva razionale lo ha sempre visto solo come un Capo di Stato, e visto che io come Letizia Casta guardo il risultato, ecco, non mi sembra che il mondo sia tanto migliorato durante i trent'anni del suo pontificato. E poi scusate, ma un Papa deve essere simpatico? Capiamoci, il Papa non è un transfer freudiano del nonno. E' il Papa. E' un'autorità morale, politica, è un Capo di Stato, un governatore, uno che firma Trattati internazionali, che celebra messe e battezza i rampolli romani, che viaggia per il mondo con un messaggio evangelizzatore.
Mio nonno al massimo mi portava in piscina e mi gettava in acqua a tradimento per insegnarmi a stare a galla.
Però lui sì che è veramente simpatico.

17 commenti:

Anonimo ha detto...

Riflessioni stimolanti, che richiederebbero lunghe risposte.

Mi limito a due: perche' dici che avere una fede permette di delegare la responsabilita' delle proprie azioni?
Anzi, certe volte ci ha una fede viene costretto anche ad assumersi responsabilita' che non gli competono... solo perche' qualcuno che ne condivide l'appartenenza religiosa ha avuto comportamenti poco corretti. (vuoi un esempio: "i cattolici non hanno fatto niente per fermare l'olocausto". Vallo a dire a padre Emanuele Kolbe, o alle migliaia di famiglie che a loro rischio e pericolo hanno nascosto ed ospitato migliaia di ebrei. Certo, il Papa ha tardato nel prendere posizione dura contro il fascismo e le persecuzioni razziali, ma quella e' geo-politica e non ha nulla a che vedere con la religione(anche la Gran Bretagna sarebbe potuta entrare in guerra due anni prima se non ci fosse stato Chamberlain primo ministro)

La seconda: ma perche' tutti, ma proprio tutti, quando citano cattolici "perbene" ricordano solo don Ciotti e Zanotelli?
Anni fa si citavano sempre don Albino Bizzotto e don Luigi di Liegro, poi Andrea Ricciardi e padre Pintacuda. Ora si vede che il binomio e' cambiato!
Ma c'e' una lista di cattolici meritevoli di essere citati che occuperebbe due server (si potrebbe cominciare con la A di Beniamino Andreatta e finire con la Z di Adriana Zarri). Ma di quelli ci si dimentica sempre...

E finisco solo col dire che, come la maggior parte dei capi di stato (repubbliche o monarchie che siano) il Papa non firma trattati internazionali: come la Regina delega il Primo Ministro, e il Presidente della Repubblica Italiana delega il Presidente del Consiglio dei Ministri, cosi' il Papa delega il suo Segretario di Stato...

Gabriele ha detto...

Carissima,
trovo il tuo post per certi versi molto interessante. In questo momento non ho la possibilita' di rispondere estensivamente ma vorrei formulare fin da subito un paio di considerazioni.

Primo: mi pare chiaro che quasi nessuno di coloro che scrive in questo blog (e non e' una critica, e' una mera osservazione!) abbia bene idea di cosa sia la religione e la fede cattolica. Tipo: tutto questo discorso secondo cui essere credenti sarebbe piu’ facile che essere atei…mah, e’ evidente che chi scrive non e’ credente! Oppure…l'idea che un cattolico non dovrebbe avere amici omossessuali non so proprio da dove l'abbiamo presa. Ma del resto mi rendo conto che e' difficile ragionare con buon senso quando si vuole fare di tutta l'erba un fascio.

Secondo: vorrei lanciare un appello a tutti coloro che su questo blog hanno descritto la Chiesa come un'istituzione oscurantista, conservatrice, intollerante, antitetica ai valori dell'occidente, e cosi’ via. Ecco, ritenendovi invece voi cosi' progressisti, cosi' democratici, cosi' tolleranti...riuscirete mai a parlare con minimo di rispetto della religione cristiana e dei suoi milioni di credenti? E soprattutto, riuscirete mai a farlo senza quel fastidioso tono di (supposta) superiorità? Perche’ ho l’impressione che quella supposta superiorita’ sia una scusa, talvolta, per non sforzarvi di vedere piu’ in la’ del vostro naso.

Anonimo ha detto...

Cara Clod,
rispondo alle domande retoriche, perchè retoriche non sono, e se avessi voluto il contrario non mi avresti citato.

Siete cattolici?1)no, io no, per quanto posso non esserlo.
e siete bravi cattolici?2) di certo ho un'idea meno superficiale di te di che cosa sia la fede cattolica
cosa intendete voi per essere bravi cattolici? 3)questo lo sa meglio Gabriele.
per esempio, da quanto tempo siete fidanzati?4) 3 anni, ma il nesso?
Pensate di sposarvi? 5) sì, ma il nesso?
avete amici omosessuali e divorziati? sì, il mio migliore amico è omosessuale, la mia migliore amica è omosessuale, frequento di continuo omosessuali.E' un caso se non sono omosessuale, anzi forse sono bisessuale. Tanti gay votano Silvio, e tanti gay non vogliono i diritti sai, non vogliono sposarsi enon vogliono figli. Tu hai amici omosessuali?
come vi relazionate con loro?Non penso quasi mai alla loro sessualità. Perchè loro sono peccatori no?Dipende se sono attivi o passivi (scherzo).e Immagino che glielo dobbiate ricordare(...) E con chi rifuta di curarsi perchè la morte è più dignitosa della vita? a loro cosa spiegate della misericordia? 8)E tu cosa ne sai di misericordia?

Ho letto il De Profundis.
Sono laica, una laica che oltre a pane e Nice, si è nutrita anche i pane e Kant. Gli imperativi categorici kantiani sono una laicizzazione dell'etica cristiana, e sono gli stessi bei valori della rivluzione francese,nonchè gli stessi valori occidentali.
Clod, prima di giudicare, impara ad essere umile e a leggere i miei post con attenzione. Altrimenti finisci per fare domande retoriche alla persona sbagliata.

Gabriele ha detto...

Lo sapete che Don Bosco era gay?

Anonimo ha detto...

ciao.
sono un omosessuale cattolico PRATICANTE e non penso assolutamente di essere più peccatore di chiunque altro che appartiene a questa terra...
VOTO SILVIO L'UNICO SALVATORE DEL MONDO, non sto scherzando ma secondo me è l'unico che ha le capacità di di poter salvare questo mondo che è già allo sfacelo.
metto in chiaro il fatto che essere gay non significa assolutamente volersi sposare e avere figli...la sorte ha voluto questo e come tutto anche questo bisogna accettarlo.
pensando di essere in peccato più e più volte ho confessato la mia omosessualità,e, sarà stata fortuna,ma i sacerdoti che mi hanno assolto non mi hanno mai fatto sentire un essere inferiore rispetto a tutti gli altri fedeli e peccatori.
quindi l'unico consiglio che posso darvi è di conoscere prima di parlare per massime.
un saluto da ANTONIO

alfredo ha detto...

Antonio, l'Italia non e' il mondo intero. pensi che Silvio abbia mire transitaliche?

l'imperativo categorico - il brandello di salvezza del vecchio Kant, l'unica sicurezza dopo aver tutto sminuzzato - e' sicuramente una laicizzazione dell'etica cristiana.
"Sapere aude" no di certo.
resta il fatto che la storia dell'emancipazione dal dogma e' una avvincente storia europea.

Gabriele hai ragione a sottolineare la fastidiosa supposta superiorita'.
e' una partita a due ruoli: l'arroganza illuminista contro quella dogmatica - una bella partita, mi viene da dire, visto che entrambe hanno quel tocco di nociva testardaggine che rende speziata l'esistenza sulla terra

Anonimo ha detto...

Secondo me essere cattolici, essere credenti, è molto più difficile che essere atei. La complessità dell'essere credente e cattolico al giorno d'oggi è evidente, la fede mica la decidi, la senti e ti tocca viverla proprio perché tale cercando di farlo nel miglior modo possibile; oh, son cazzi. Io non sono credente,ho una formazione cristiana, ma il problema dell'Altissimo mi è inattuale. Eppure, credo di capire come deve essere impegnativo riconoscersi cattolico; perché chi lo è sul serio, non può essere nè egoista nè ipocrita. Perché se no è come chi dice di essere comunista e poi non paga il biglietto dell'autobus e non ti offre mai niente e pensa di essere migliore in quanto tale. Poi (forse non c'entra, ma diciamolo): "la Santa Madre Chiesa sta a destra, ma Gesù Cristo è sempre stato di sinistra" (Isabel Allende). saluti
Serena

Federico ha detto...

Non so se condividete la stessa impressione, ma mi sembra che il dibattito qui stia prendendo una piega verso un'opposizione esclusiva tra una professione di fede religiosa ed una cultura razionale laica. Non mi stupisce pertanto che lo schieramento di ognuno di noi da una parte o dall'altra dello specchio, provochi una reazione di "supponenza" o "arroganza" verso l'Altro.

Se sappiamo guardare con onestà dentro noi stessi, tutti coloro che hanno scritto o leggono questo blog riconosceranno dentro di loro una profonda miscela tra i principi cristiani e quelli razionali nella base di partenza delle proprie convinzioni. L'influenza dei principi cristiani impregna prima ancora che i nostri pensieri, le nostre azioni - dalla solidarietà, al rispetto dell'uomo in quanto tale, al perdono, astensione dall'offesa fisica e morale al prossimo etc. Parimenti ogni credente Occidentale è pienamente consapevole di quanto i valori razionali, terreni e moderni permettano l'accantonamento dello sfondo fideistico nei propri comportamenti quotidiani - rispetto per la religione altrui, limiti al potere terreno della Chiesa, fallibilità del clero in quanto composto di uomini.

Sono fermamente convinto - da qualunque prospettiva la si voglia vedere - che la cultura Occidentale sia arrivata dove è ora proprio grazie ad una fondamentale dialettica tra fede e ragione, nella quale idee, valori e azioni sono instancabilmente pregnate l'una dell'altra. Il Cristianesimo
ha posto il pilastro della separazione tra la città di Dio e quella degli uomini (quel dualismo tra Dio e Cesare che anche Gabriele richiamava tre post or sono), l'umanesimo ha secolarizzato i principi teologici rendendoli fondati sulla sola razionalità umana, capace con la sua sola forza di arrivare a concepire il Bene e il Giusto senza depositare la loro essenza oltre i limiti della conoscibilità umana, nell'idea di un Dio supremamente buono e giusto. Senza questo incessante respiro, l'Occidente è semplicemente una connotazione geo-politica e non culturale.

Fuor di filosofia, le nostre società - in Italia in Europa e forse oltre - possono benissimo anche oggi essere in grado di formulare un accordo terrenamente politico riguardo all'accettabilità collettiva (e ai limiti dell'accettabilità) di omosessualità, sessualità, forme di convivenza civile, moralità. Costituire l'identità delle proprie opinioni su un'appartenenza esclusiva all'insieme dei credenti o all'insieme degli atei blocca ogni possibilità di avanzamento.

L'ho già fatta troppo lunga, quindi riassumo in termini spicci: è ora di parlare degli argomenti che sono stati sollevati finora (appunto, omosessualità, matrimonio, istruzione, poteri) in quanto tali, non "a partire dall'imprescindibilità di una visione cattolica o atea o comunista. Il ruolo della politica - a maggiore ragione in Italia - è proprio quello di trovare una conciliazione sintetica tra le credenze di base di tutti i propri cittadini per perseguire il "bene comune", laddove possibile. L'obiettivo della Banana Blu è costruire, non opporre.

p.s. polemico: Anthony, Buttiglione ti metterebbe sul lettino di uno psicanalista perché considera l'omosessualità una malattia. Io ti darei il numero di telefono di un paio di ottimi professionisti per il tuo fervore "religioso" in una persona: oltre che vagamente blasfemo considerato il tuo coming out cristiano, considerare Silvio Berlusconi (o chi per lui) il "salvatore del mondo" mi sa tanto di una apologia della schiavitù per destino ad un essere umano, un elemento che proprio il Cristianesimo ha avuto il merito di contribuire sradicare dalla faccia della terra.
E poi, come dice un famoso filosofo musicale contemporaneo: "però la dignità...dove l'avete persa?"

Anonimo ha detto...

uffà, 'a parlat' o' prufessor'..

:)

Gabriele ha detto...

Carissimi,
io sono sempre per la filosofia del "volemose bbene". Ergo, vi voglio bene assaje, nonostante le contrapposizioni. A questo punto, però, un sincero momento di riflessione si impone.

Primo: le contrapposizioni fini a se stesse, non le ho certamente cercate io. Credo di sforzarmi di essere il più rispettoso possibile delle opinioni altrui, di argomentare sempre tutto quello che dico, e di parlare di cose che conosco. Quel tono di "supposta superiorità" non mi appartiene di certo.
Piuttosto, mi pare che quelli che si dimostrano meno tolleranti e meno aperti ad un confronto approfondito, siano proprio coloro che si professano tali. In parole spicce: stiamo molto attenti a che non si cada nella tentazione di ragionare per idee preconcette e per luoghi comuni, bollando i credenti come vecchie perpetue reazionarie che non sanno ragionare, e buonanotte al secchio. Ecco, il mio primo obiettivo, in questo blog, vuole essere proprio questo. Vorrei farvi capire che è troppo facile generalizzare usando equazioni tipo credente=Buttiglione, oppure credente=ipocrita perchè peccatore. Questi sono giochetti - scusate, lo devo proprio dire - da comunisti frustrati. Una persona con un po’i sale in zucca dovrebbe cercare di tenere il livello del discorso un po’più alto, cercandosi magari di capire PERCHE' i credenti la pensano in un certo modo (ebbene sì: vi informo che ANCHE i credenti pensano, e di solito, non si limitano ad eseguire come soldatini quello che il generale Ruini ordina la domenica mattina). Non solo: potrebbero addirittura fare un ulteriore sforzo e informarsi un po’ più approfonditamente anche sul PERCHE’ il generale Ruini (NB: io personalmente lo odio, fa solo danni) o più in generale, la Chiesa, dice certe cose.
Scusate il tono un po’ forte. Però dobbiamo capire che il fatto che una persona creda e un’altra no non può essere una scusa per ritenere che non ci si sia lo spazio per intendersi sui principi fondamentali della nostra convivenza civile, oltre che sui contingenti argomenti di attualità. Questa artificiosa distinzione tra "fede" e "razionalità" è figlia dell'idea che i credenti non si pongano domande perchè tanto c'è sempre Dio a salvare la frittata. Eh beh, ragazzi, non è così. Anche perché, se ci pensiamo bene, Nietzche avrà detto un sacco di belle cose, ma poi in pratica, nella vita, le categorie etiche e giuridiche che usiamo sono ricalcate sugli imperativi categorici di Kant.

Spero di essermi chiarito. Ora siamo pronti per voltare pagina...dunque, questi gays??

Federico ha detto...

Io ci ho provato a tendere la mano: se poi il solo fatto di citare UN sedicente rappresentante del mondo cattolico è sufficiente ad alimentare ancora sospetti di razzismo religioso generalizzato...be' non mi viene nient'altro da pensare che l'ennesima figuraccia granata abbia influito sull'umore del commentatore.

Tanto per sdrammatizzare, ovviamente. I gay avanzano, ce la farò...

SamDos ha detto...

Carissimi,

mi sto preparando per la partenza.

appena rientro comincio anch'io a scrivere qualcosa...intanto che i Gay avanzano...

io vi saluto e prometto di farmi vivo al piu' presto.

Vostro, laico, cresciuto a pane e chierichesimo, sempre andato a catechesi, quasi dato fuoco alla canonica del mio paesello...in cerca di verita' terrene per il momento...non escludo peraltro verita' diverse....ci sto pensando, prometto di lavorarci su...

Samuele

clodcop ha detto...

Posso farvi notare che stiamo riproponendo il paradigma Peppone- Don Camillo?
Comunisti contro cattolici sullo sfondo di un'italietta fatta di buoni sentimenti?

Gabriele, scusa dove hai dedotto che io sia comunista? L'ho dichiarato come hai fatto tu con la tua fede? Oppure ragioni per contrapposizioni? In ogni caso, contintui a dire che noi non capiamo i motivi dei cattolici - che è sicuramente vero ma è anche il motivo per cui ci stiamo confrontando - ma non entri nel merito della questione. Rispondi attaccando. Oltre a non essere molto socratico come metodo, comincio a trovarlo anche offensivo. Rispondi alla mia domanda e dimmi cosa significa essere un bravo cattolico senza perfavore dirmi che sono frustrata. Riportiamo la conversazione su binari intellettuali e non personali. Grazie. E Nietzsche si scrive così.

Anonimo ha detto...

Scusa, ma giusto per sapere: ma quando prendevi appunti all'università, o alle superiori, scrivevi Nietzsche proprio completo o abbreviavi? No perchè io, rendendomi conto che per scrivere il nome perdevo i concetti, ho cominciato a scrivere "Nice", e ho visto che anche tanti professori fanno così.
Comunque mi stai simpatica.

Gabriele ha detto...

Cara Claudia,
grazie per il tuo commento. Sono contento che siamo d'accordo almeno nel voler andare al di là di certi stereotipi.

Non so se tu sei comunista e onestamente non mi interessa. A dire il vero, non credo nemmeno che esistano più, i comunisti. Ecco, la mia era una provocazione. E sai perchè? Perchè visto che accettiamo (giustamente) che Peppone sia superato, allora dobbiamo convincerci che è superato anche Don Camillo. Non trovi? In ogni caso, se ti sei offesa, ti chiedo scusa. Però, cara Claudia, è un po' un controsenso offendersi perchè io ti avrei definito frustrata quando tu hai dato a me dell'ipocrita, per il solo motivo che sono credente. Come vedi, ricevere "complimenti" gratuiti non fa piacere a nessuno.

Per quanto riguarda le tue domande: io non entro "nel merito della questione" perchè non è la fede cattolica l'argomento di questo blog. Su quello, esistono migliaia di libri, e se non ne hai mai letti, vuol dire he probabilmente non ti interessa. Eppure, pare che tu mi abbia spiegato, nel tuo post, cosa devo fare e cosa non devo fare per essere un buon credente. Ecco, è come se io ti venissi a spiegare cosa devi fare nel tuo lavoro: immagino che tu lo sappia un pò meglio di me. Forse, un pizzico di umiltà in più è una delle cose che potresti imparare dal cristianesimo. Io non mi sono mai permesso di dire cosa devi fare e cosa non devi fare tu, nella tua vita.
Se poi interessa a tutti approfondire la fede cristiana, sarò felice di dare il mio (modestissimo) contributo. Non sono certo un teologo, nè un cristiano-modello. Personalmente, credo che il cristiansimo non lo si impari nè da un blog, nè da un libro. Il cristianesimo non è una teoria astratta, il cristianesimo è una esperienza che si vive solo attraverso la testimonianza diretta. Ma bon...ci torneremo, forse.

Detto ciò, chiedo scusa in generale a tutti coloro che frequentano questo blog. Forse mi sono lasciato trasportare troppo, ma per me un chiarimento era necessario. Riportiamo pure la conversazione sui binari intellettuali che preferiamo.

alfredo ha detto...

Fede, scusa una cosa ma
"...la schiavitù per destino ad un essere umano, un elemento che proprio il Cristianesimo ha avuto il merito di contribuire sradicare dalla faccia della terra..."
- ed il nazareno allora dove lo mettiamo ?

certo, mi si dira', il mistero della trinita' non lo si analizza, lo si crede. che sia umano o divino, pero', il culto del salvatore non mi sembra proprio sradicato...(lo festeggiamo due volte l'anno, no?)

dalle mie parti pero' piu' che il nazareno e' san gennaro; e piu' che san gennaro e' maradona (ultimamente devo dire lavezzi sta guadagnando posizioni)

Gabriele ha detto...

Vedi,

il fatto e' che se tifi Toro sei molto piu' propenso a tenerti stretto il Nazareno, visto che le alternative....beh....non sono granche'... :)